Il sistema delle mance in America

Rispondendo ad un post LinkedIn in cui si parlava dell’usanza del sistema delle mance negli Stati Uniti d’America, ho fatto una ricerca per scoprire come sia strutturato questo sistema, a partire quello che viene chiamato il “Minimum Wage for Tipped Employees”.

Ho iniziato la ricerca perché da parte mia non condivido l’idea della mancia come “gratificazione per il servizio ricevuto” e la speranza che questo costume si diffondesse anche più alle nostre latitudini, come proposto legittimamente in nel post, e volevo capire l’origine di questa abitudine.

Ho scoperto innanzitutto che l’usanza ha origine in Europa medievale ed è tipica del rapporto padrone-servo dell’era feudale in cui chi incarica qualcun altro di un servizio si riserva di dare un “extra” per riconoscere quando un lavoro è fatto bene. L’usanza è stata importata in America alla metà del XIX quando ricchi americani, dal rientro dai viaggi in Europa, hanno iniziato a dare delle mance per darsi un’aria aristocratica. Non a caso, i settori in cui si è sviluppato ed è ancora attivo il sistema delle mance sono la ristorazione, il settore alberghiero, il settore dei trasporti (aeroporti) e i servizi alla persona (Cfr. Washington Post, https://www.washingtonpost.com/news/wonk/wp/2016/02/18/i-dare-you-to-read-this-and-still-feel-ok-about-tipping-in-the-united-states/)

A parte gli aspetti culturali – che sono molto importanti per spiegare il fenomeno – ho scoperto che negli Stati Uniti d’America esistono attualmente delle leggi che regolano la gestione delle mance dei “tipped employees”, cioè quei lavoratori che percepiscono regolarmente delle mance:

A tipped employee means any employee engaged in an occupation in which he or she customarily and regularly receives more than $30 a month in tips.

Fonte: U.S. Department of Labor, https://webapps.dol.gov/elaws/whd/flsa/docs/tipped.asp

La regolamentazione delle mance prevede che, per coprire il salario minimo di questa categoria di lavoratori – che a livello federale è attualmente di $7,50/ora – una parte dello stipendio sia pagata dal datore di lavoro ed un’altra parte sia coperta dalle mance.

Il modo in cui è ripartito l’ammontare è spiegato nella tabella “Minimum Wages for Tipped Employees. Nella tabella sono riportati l’ammontare minimo che il datore di lavoro deve pagare per coprire il salario minimo e l’ammontare massimo che può essere coperto dalle mance.

Ho impiegato un po’ a comprendere la tabella, perché all’inizio non riuscivo a capire se avevo capito correttamente o stavo capendo male io: non capivo come mai il rapporto fra le quote fosse fortemente sbilanciato sulla componente “mance” e cosa significasse.

Poi ho capito, scoprendo una cosa che non sapevo: per il salario minimo, il sistema delle mance è regolato in modo che la quota dovuta dal datore di lavoro si riduca fino a coprire appena il 30% del salario se la restante parte può essere coperta dalle mance pagate dai clienti.

Ciò è confermato anche dalla affermazione riportata sul sito dello U.S. Department of Labor:

An employer of a tipped employee is only required to pay $2.13 per hour in direct wages if that amount combined with the tips received at least equals the federal minimum wage. If the employee’s tips combined with the employer’s direct wages of at least $2.13 per hour do not equal the federal minimum hourly wage, the employer must make up the difference. Many states, however, require higher direct wage amounts for tipped employees.

Fonte: U.S. Department of Labor, https://www.dol.gov/general/topic/wages/wagestips

Ciò che implica questo sistema è che la mancia, che può apparire come l’erogazione diretta di un “extra” alla persona che ha effettuato il servizio, non sia in primis un sistema che premia i lavoratori, ma che questa sia innanzitutto un sistema che riduce il costo del lavoro per il datore di lavoro per coprire le spese per i dipendenti.

Se ci saranno buone mance, il datore di lavoro vedrà calare fino al 70% il costo del lavoro, in quanto: nel caso del salario minimo di 7,50 dollari, il datore di lavoro dovrà pagare $2,13 di “Cash Wage” (pari al 30% del salario), mentre i restanti $5,12 saranno “Tip Credit” (pari al 70% del salario) e quindi coperti dall’ammontare delle mance dei clienti.

Il sistema è quindi strutturato in modo da ridurre in prima battuta i costi per il datore di lavoro che, come una sorta di “hurdle rate”, ha diritto a ridurre la paga oraria abbattendola fino al minimo del 30% (e quindi aumentare il proprio margine) grazie a quanto dato dal cliente come mancia. Non ho ancora

Ho scoperto, inoltre, che le mance sono tassate come reddito e che quindi non esiste una ragione fiscale per questo spostamento delle componenti del reddito fra “Cash Wage” e Tip Credit”. I dipendenti sono tenuti a registrare le mance e ad appuntarle quotidianamente su un apposito registro (Cfr. https://www.irs.gov/businesses/small-businesses-self-employed/tip-recordkeeping-and-reporting).

Questa ricerca sull’argomento delle mance in USA è partita dall’articolo di TIME Magazine “It’s the Legacy of Slavery’: Here’s the Troubling History Behind Tipping Practices in the U.S.” scritto da Rachel E. Greenspan nel 2019.

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Non conoscevo questo sistema ed averlo esplorato rivela quanto sia importante andare a cercare di capire come siano strutturate le cose, anziché coltivarne un’idea romantica.