Le dinamiche di gregge degli investitori 

“Per la maggior parte degli investitori, l’opinione che altri investitori hanno su di voi è il principale elemento che definisce la loro opinione.”

Paul Graham, 2013 (Cfr. https://paulgraham.it/herd)

Nel venture capital, ma non solo, gli investitori seguono altri investitori.

Si tratta di una dinamica di gruppo contro cui ha poco senso scagliarsi dicendo: “eh, ma investono tutti sulla stessa startup!“. Piuttosto, ha più senso approfondire queste dinamiche per capire come si generino.

Sul “come”, Paul Graham ne parla qui: http://paulgraham.it/herd (post e podcast in italiano)

Facendo qualche considerazione, negli investimenti in startup la dinamica di gregge ha una sua logica poiché, data la distribuzione per legge di potenza che domina i risultati di questo genere di investimento (“Power Law Distribution”), solo pochi player potranno dominare uno specifico settore, generando così ottimi risultati che ripaghino i rischi assunti dagli investitori.

La gran parte delle opportunità – ossia, delle startup che aprono un #round -, invece, statisticamente e strutturalmente non potrà generare ritorni sufficienti per compensare l’incertezza ed il rischio assunti.

Una distribuzione normale degli investimenti, secondo una gaussiana, non potrebbe generare ritorni soddisfacenti per un fondo di venture capital [1], quindi è necessario che il portafoglio sia allineato con la struttura dei ritorni – di nuovo, con la “Power-Law” (un ETF basato su tutti gli investimenti di venture capital non sembra una buona idea).

Data la grande incertezza (nessuno, proprio nessuno, può prevedere il futuro) e la grande quantità di variabili in gioco, gli investitori hanno necessità di segnali per orientarsi, ed il fatto che una startup stia raccogliendo da altri investitori è uno di questi.

In un gioco a somma zero, inoltre, ogni euro raccolto da una startup sottrae capitali alle altre in corsa nello stesso segmento, generando così un fenomeno che si auto-alimenta.

Ovviamente, queste dinamiche inducono negli investitori anche la Fear-Of-Missing-Out (c.d. FOMO) generando così fenomeni come WeWork, FTX, Theranos, Gorillas e molti altri.

Tuttavia, in un portafoglio bilanciato anche opportunità come queste, dove in molti si sono accalcati, pur sembrando folli a posteriori hanno senso (basta che i capitali non siano stati concentrati tutti lì!) poiché si tratta di tentativi di dominare un mercato che, se di successo, avrebbero potuto dare dei ritorni significativi.

Gli investitori, in branco, si aspettavano che finissero sul lato sinistro della curva, e, invece, sono finite sul lato destro.

PS: grazie ad Irene Mingozzi e molti altri amanuensi (professionisti, founder & investitori) su www.paulgraham.it potete trovare molte cose interessanti!

[1] Soddisfacenti in relazione ai rischi assunti, non per la “avidità” dei suoi GP e LP

Le Dinamiche di Gregge degli Investitori // Investor Herd Dynamics

https://paulgrahamita.substack.com/p/herd